Alla fine degli anni '30 del novecento la rete ferroviaria italiana raggiunse la sua massima estensione, con più di 23.000 km di binari.
Nei decenni successivi, la concorrenza del trasporto su gomma ha determinato l'abbandono di oltre 7.000 km di ferrovie, che costituiscono un patrimonio di infrastrutture, opere d'arte, stazioni e caselli, unico e irripetibile.
6.400 secondo gli ultimi dati e la previsione è di arrivare a 10 mila nel 2020; non si tratta di statistiche di crescita, bensì dei chilometri della nostra rete ferroviaria in progressiva dismissione. Nel 2011 ne sono scomparsi 600 km, e nel 2012 quasi altrettanto. Siamo di fronte ad una specie in via di estinzione da preservare, perché facenti parte della nostra storia e dell'identità materiale ed immateriale nazionale e locale.
Di tali ferrovie oggi restano tracce più o meno evidenti, muti testimoni di un processo storico e di una cultura ingegneristica da non dimenticare. Alcune linee potrebbero essere riattivate, mentre molte altre potrebbero essere convertite in greenways e piste ciclo-pedonali.
Il presente libro vuole contribuire a conservare la memoria di questa rete di ferrovie minori.
Il libro descrive 23 ferrovie in disuso, "adottate" dalle associazioni aderenti a Co.Mo.Do., con immagini che ne sintetizzano lo stato di conservazione e testi che ne raccontano le vicende di ieri, oggi e domani.
DATI TECNICI:
- formato: 21x29,7 cm
- pagine: 196 (tutte a colori)
- Rilegatura: brossura filo refe
Il libro può essere richiesto al costo di 25 €
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