Il treno per vivere e viaggiare felici ed eco-compatibili

Quando Watt e Stephenson costruirono la prima locomotiva inventarono il tempo, infatti con la loro scansione degli orari, le tabelle di marcia, i treni hanno aperto la strada alla definizione del nostro tempo per gli spostamenti e i viaggi, la vita.


Ma mentre i binari dell'Alta Velocità si espandono, il treno ha imparato a ripensare anche ai pregi delle origini con una controrivoluzione, diventando emblema di un tempo compiaciutamente e nuovamente rallentato. 

Accade sui binari storici, linee ferroviarie dismesse o a scarsissima frequentazione, che si stanno ripopolando di vagoni e turisti felici di ammirare campagne e piccoli borghi scorrere piano inquadrati dal finestrino grazie al successo del Turismo Lento (slow).



Un modo di viaggiare eco-sostenibile, nel quale sono stati investiti di recente 435 milioni di euro, finalizzati al recupero delle ferrovie storiche. 

La Transiberiana d'Italia che attraversa le montagne del Parco Nazionale della Majella e gli altipiani d'Abruzzo, o il “Treno di Dante” (negli acquarelli il treno a frequenza quotidiana e quello storico) che viaggiano fra Firenze e Ravenna per celebrare i 700 anni dalla morte del Poeta.

C’è poi la tratta Novara-Varallo, con locomotiva a vapore e vista sul Sacro Monte, i treni Express ma dall’aria anni 1930 attorno al Lago di Como e al Maggiore. Aspettando il 2023 per salire sul “Treno della Dolce Vita” e partire su carrozze-suite che evocano l'arte e il design degli anni 1960 e 1970, alla volta di 128 mete in 14 regioni, accompagnati da menù stellati, cocktail vintage, marmi di Carrara e vetri di Murano.


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